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Alloggi, Dublino, Cultura, Irlanda del Nord, Ireland's Ancient East, Hidden Heartland, Paesaggi naturali, Patrimonio culturale, Sostenibilità, Wild Atlantic Way16 gennaio, 2025

Scoperte attraverso l’isola di smeraldo. Sulle tracce delle tendenze di viaggio 2025

Le tendenze di viaggio del 2025 rivelano che le esperienze locali e autentiche saranno ancora di più al centro dell’attenzione, preferendo magari attività e visioni turistiche che permettono di impattare il meno possibile sul pianeta. Cresce anche il desiderio di viaggiare per ricentrarsi e disconnettersi dalle sollecitazioni continue del quotidiano, cercando un relax diverso dalla classica Spa o luoghi speciali davvero fuori dai radar. Come, per esempio, quelli vicini alle grandi città, ma che proprio per questo passano in secondo piano. Altri luoghi fuori dai radar molto ricercati per il 2025 saranno i cieli più bui, che danno la sensazione di poter quasi toccare le stelle. Immancabile, tra le tendenze più in costante crescita, il viaggio che punta a non lasciare impronte.

Numeri che ispirano

L’isola d’Irlanda è capace di tenere insieme tutte queste cose, molto spesso in un unico posto, risultando perfetta anche per le ispirazioni legate alla numerologia del 2025: 2+0+2+5=9, numero potente che rappresenta completamento, saggezza universale; 25 può essere ridotto al 7 (2 + 5), cifra legata alla ricerca interiore, alla riflessione, alla spiritualità e alla scoperta e, infine, il numero 5 è spesso associato al cambiamento, alla libertà e all'avventura.  Vale la pena vedere dove e come l’Irlanda è la destinazione ideale per i viaggi dell’anno appena iniziato.

Astroturismo: alla scoperta dei disegni stellari nel buio più nero, con luoghi ed eventi speciali

Un’emozione potente, un salto verso un ignoto che non ha confini, una connessione che sembra intima e privata dalla natura, lontana da tutto, ma anche rassicurante: l'astroturismo è tutto questo, ma anche molto di più e non è un caso che stia diventando sempre più popolare. Il 2025 si preannuncia un anno eccezionale per l'osservazione del cosmo, con un’eclissi lunare, diverse superlune, piogge meteoriche e la massima attività solare, condizione propizia per l’aurora boreale: con il suo basso tasso di inquinamento luminoso l'Irlanda – in alcuni punti totalmente assente - è uno dei luoghi migliori al mondo per ammirare le stelle, con siti accreditati a livello internazionale in cui i cieli stellati sono protetti e valorizzati come importante risorsa educativa, culturale, paesaggistica e naturale. E pensando ai numeri dell’anno, rimirare astri e pianeti è perfetto sia per essere contemplativi sia per provare un forte senso di libertà.

L'isola di smeraldo ha ben due parchi e una riserva oscuri e regala alcuni dei panorami sulle galassie più belli del mondo. Per un tour stellare, si può partire dalla penisola di Iveragh, nella contea di Kerry, un angolo della Wild Atlantic Way perfettamente protetto dall'inquinamento luminoso, circondato dall'oceano e da alcune delle montagne più alte d'Irlanda. Ospita la Kerry UNESCO International Dark Sky Reserve (www.kerrydarkskytourism.com) ed è un punto davvero fuori dal comune. Da non perdere in zona è lo Skellig Coast Dark Sky Festival (https://www.discoveriveragh.ie/darkskyfest), un evento che è in programma dal 27 al 30 marzo, con conferenze di astronomia, osservazioni delle stelle, eventi in gaelico irlandese e archeoastronomia.

Proseguendo sempre lungo la Wild Atlantic Way, si trova il Mayo Dark Sky Park (https://www.mayodarkskypark.ie), primo luogo di questo genere riconosciuto in Irlanda. Puntando ancora più a nord, verso l’Irlanda del Nord, la particolarità delle aree buie non è da meno e si può passare qualche giorno di pura poesia, diurna e notturna sulle Sperrin Mountains dove c’è l'OM Dark Sky Park & Observatory (https://omdarksky.com), altro luogo affascinante per osservare la luna, le stelle e persino l'aurora boreale. Poco lontano, nella contea di Tyrone, c’è, poi, lo Sperrin View Glamping (https://www.sperrinviewglamping.com), con stilosi cottage in legno, progettati proprio per ammirare la volta celeste.

Voglia di JOMO: zero stress e disconnessione totale, tra case sugli alberi, fari e alghe e scogliere

Anche nel 2025 pare proprio che l’acronimo JOMO, che sta per Joy of Missing Out, sia sempre più sinonimo di felicità. E lo è soprattutto quando si parla di viaggi, con quello che sembra un esercizio difficilissimo, ovvero godersi ciò che si sta facendo in ogni momento, tenendosi a distanza dalla bulimica tentazione di voler vedere tutto, ma proprio tutto, di una meta. Per poterci riuscire si deve scegliere bene, privilegiando luoghi il cui perimetro sia disegnato dalla bellezza e dove le condizioni sono quelle che portano naturalmente a sconnettersi da stress, frenesia, ritmi serrati e iperattivismo digitale. Tenendo presente la numerologia, un viaggio JOMO in Irlanda consente di riconnettersi con sé stessi, ma anche per provare un po’ l’ebbrezza dell’avventura, legata spesso al coraggio di scollegarsi.

Stare in mezzo alla natura, quando è amica e pacifica, aiuta molto e se si può farlo soggiornando in uno spazio dove l’unità di misura è l’incanto e il materiale privilegiato è il legno, la disconnessione sembra quasi un sollievo e un’esigenza imprescindibile. Di posti così l’Irlanda ne ha davvero un bel po’ e nella zona di Cork, porta sud della Wild Atlantic Way, l'Hotel Montenotte (www.themontenottehotel.com) ha creato The Woodland Suite Experience, lodges letteralmente immersi in un bosco fiabesco, affacciati sul fiume o sospese da terra tra gli alberi. La definizione “Your Sanctuary of Rebellious Luxury” li racconta meglio di qualsiasi descrizione e sono legati anche al progetto di piantumazione “Nights for Nature” per supportare biodiversità e tutela della flora indigena. Altri luoghi in cui riempirsi gli occhi e i polmoni di natura e svuotare la testa sono i fari: la rete greatlighthouses.com permette di scegliere quello più adatto. Si trovano lungo tutta la costa, da nord a sud e da est a ovest, e offrono un'esperienza di soggiorno indimenticabile. Un potente antistress irlandese, alleato del benessere sono le alghe. Preziosa riserva alimentare da sempre, stanno vivendo un vero e proprio momento di gloria, grazie a un attento lavoro di valorizzazione, molto rispettoso dell’ambiente, con diversi luoghi che offrono trattamenti per la salute della pelle e per quella mentale, chiudendo fuori il mondo. Indirizzi giusti: Voya Seaweed Baths (www.voyaseaweedbaths.com/about), a Sligo, e il Cliff House Hotel (https://cliffhousehotel.ie), tempio di un lusso tranquillo e gentile, in cui le parole “fuga” e “sostenibilità” vengono prese davvero seriamente. È nella contea di Waterford a sud-ovest dell’isola, facilmente raggiungibile da Cork, e come dice il nome domina la scogliera.

Partire con la valigia (quasi) vuota e tornare con cose vere, buone e belle. E che fanno bene a chi in un posto ci vive

Se “living as locals” si forse è rivelata un’aspirazione un po’ superficiale, prende sempre più consapevolmente forza la voglia di fare un viaggio dove capire veramente cosa rende unico un posto, conoscere quello che viene prodotto, riuscire a creare un valore aggiunto per le comunità locali, perché riescono a portare avanti le attività che sono autenticamente tradizionali. Nel 2025 uno dei desideri più presenti è lasciare spazio in valigia per tornare a casa con qualcosa da condividere, regalare o conservare, che parli dell’identità di una meta. E, tra tradizioni intramontabili, artigianato d’autore e nuove produzioni gastronomiche, l’isola d’Irlanda è il posto giusto per una valigia piena, prima di tutto, di incontri autentici. E tenendo presente i significati associati ai numeri del 2025, questo approccio al viaggio si collega perfettamente alla scoperta.

Il maglione Aran (https://www.ireland.com/it-it/articoli/cultura/maglioni-aran) è diventato un classico anche perché è intimamente connesso con l’arcipelago da cui ha preso il nome. Si ritiene che abbia avuto origine all'inizio del XX secolo, quando le donne delle Isole Aran crearono questo indumento alla ricerca di una fonte di reddito supplementare. A Inis Mór, la più grande delle isole Aran, An Púcán (https://anpucanaransweaters.ie) è un’istituzione dal 1977 e sulla piccola Inis Meáin, Inis Meáin Knitting (https://inismeain.ie) ha dato vita a un progetto di riscoperta della tradizione, con raffinate produzioni realizzate in loco, basate su antichi disegni e motivi, anche per le cinture usate dai pescatori. Chi è appassionato di musica tradizionale irlandese può mettere le mani su un autentico tamburo gaelico, ma non solo: artigiani come il liutaio Ciarán McNally(https://mcnallyguitars.com/the-workshop) di Armagh, in Irlanda del Nord; il maestro Seamus O'Kane di Derry~Londonderry, esperto nella costruzione di strumenti tradizionali come il bodhrán (tamburo gaelico), o Michael Vignoles di Galway, costruttore di bodhráns e Uilleann pipes (cornamuse irlandesi), offrono l'opportunità di visitare i loro laboratori e di partecipare a interessanti workshop. E una volta tornati a casa, l'OAIM (Online Academy Irish Music) offre lezioni online (https://oaim.ie/bodhran) per imparare a suonare. Per i viaggi dedicati alle delizie irlandesi, whiskey, birra e ostriche a parte, di cui sono disponibili percorsi e tour tematici, una scoperta deliziosa frutto di un allevamento prevalentemente grass fed è il formaggio. Con una lista ufficiale di 500 tipi diversi prodotti in Irlanda, per trarre ispirazione possono essere utili l’Irish Cheese Trail (https://irish-cheese.com) o il più circoscritto Burren Cheese Trail (https://burren.ie/burren-cheese-trail).

Detour: uscire (facilmente) dai sentieri più battuti

Parlare di Detour significa lasciare le grandi città e i luoghi affollati, deviando per trovare gemme nascoste.  Che magari sono a un passo da quelle più note, ma che garantiscono la possibilità di viversi al meglio la combinazione tra scoperte, relax e tempo di qualità. Sono le mete ideali per programmare gite di un giorno o anche escursioni di un weekend. In relazione alla numerologia, anche questo approccio al viaggio, che invita ad andare un po’ più in là, stimola il piacere dell’avventura. Che non significa necessariamente cimentarsi in qualcosa di rischioso.

A un passo da Dublino, comodamente raggiungibili anche in treno o in autobus, ci sono le contee parte dell’Ireland’s Ancient East, di Wexford, Waterford, Kilkenny, Carlow, Laois e Tipperary che offrono paesaggi mozzafiato, castelli, villaggi fiabeschi e un fascino autenticamente Irish. Anche Belfast permette di godersi deviazioni belle e facili: a 10 minuti di treno, c’è Holywood, un piccolo borgo di mare con boutique, caffè e un'atmosfera rilassata; una perla come l’Holywood Priory, risalente al XIII secolo; e rigeneranti passeggiate lungo la spiaggia, vicino al Belfast Lough. Poco più in là, sempre a pochi minuti di treno, Bangor, con la sua piacevole marina e paesaggi magnifici come quelli dell’immensa baia Crawfordsburn Beach. A metà strada tra Holywood e Bangor, per una sontuosa deviazione a 5 stelle, il Culloden Estate & Spa (parte di Small Luxury Hotels of the World), in origine residenza episcopale per i vescovi di Down.

Sostenibilità al centro per non lasciare impronte

Chi cerca una meta che mette la sostenibilità al primo posto troverà in Irlanda una notevole gamma di opportunità, frutto di un sentito impegno collettivo. Che ben si sposano, numerologicamente parlando, con l’anelito verso la saggezza universale, ma anche con il cambiamento, la libertà e l’avventura. In evidenza, quindi, trekking e ciclismo, con percorsi ottimamente segnalati e valorizzati, quali, per esempio, quello lungo The Ring of Kerry sulla Wild Atlantic Way, o il meno noto itinerario ad anello Nort West Cycle Trail, di circa 320 chilometri che si sviluppa tra la contea di Donegal e diverse aree dell’Irlanda del Nord. Molte anche le opportunità anche per gli sport acquatici a impatto zero, con oltre 3.000 chilometri di fiumi navigabili; circa 12.000 laghi e laghetti, a cui si somma la meraviglia dell’Atlantico con progetti come il nuovissimo National Surf Centre (https://nationalsurfcentre.ie), creato per favorire lo sviluppo rurale e comunitario della contea di Sligo. L’impegno per abbattere le emissioni è già concretezza per molti hotel e B&B e fioriscono iniziative come, per esempio, la conversione a biocarburante HVO delle imbarcazioni per le crociere fluviali e lacustri dell’area delle Ireland’s Hidden Heartlands. I paesaggi protetti, come il Burren Geopark o le Mourne Mountais in Irlanda del Nord, rappresentano un vero e proprio paradiso per chi cerca natura incontaminata. Ultimo, ma non meno importante, la sostenibilità in Irlanda passa realmente anche dalla destagionalizzazione, con esperienze da vivere tutto l’anno e non solo in alta stagione, e dalla valorizzazione in chiave eco anche delle zone meno note per far sì che il turismo sia una risorsa per le comunità locali ed evitare l’over tourism. Perché non c’è sostenibilità senza partecipazione: di chi viaggia, ma, prima ancora, di chi accoglie.

Che sia per inseguire un sogno, una tendenza o un numero, l’isola d’Irlanda è la meta giusta per il 2025. Anche per fare un viaggio lontano dall’overtourism, partendo, magari, proprio da quella che in gergo si chiama bassa stagione.

 

www.irlanda.com


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