L’Irlanda brilla con i suoi luoghi letterari nella “Giornata Mondiale del libro”
Il 23 aprile si celebra la Giornata Mondiale del Libro e in questa speciale ricorrenza l’Irlanda, patria di alcuni dei più grandi autori della letteratura mondiale, si mette in evidenza come una destinazione ideale per gli appassionati di viaggi legati alla parola scritta. Da Oscar Wilde a James Joyce, da Bram Stoker a Samuel Beckett, senza dimenticare nuove carismatiche voci contemporanee come quella di Sally Rooney, l’Isola di Smeraldo ha dato i natali a talenti straordinari le cui opere incantano lettori di tutto il mondo.

E in questa speciale giornata, pensando ai libri, l’Irlanda non brilla solo dal un punto di vista simbolico, ma anche da quello materiale che vede il libro come un oggetto fatto di carta e di inchiostro: nell’isola di smeraldo si possono ammirare infatti due tomi importanti per la storia dell’umanità e della letteratura come il codice miniato del IX secolo The Book of Kells e la prima copia stampata dell’Ulisse di Joyce. Questa ricchezza letteraria si traduce in un’opportunità unica per esplorare l’Irlanda attraverso itinerari dedicati alla scoperta dei luoghi che hanno segnato la vita e le opere dei suoi più celebri scrittori. Un trend in forte crescita, quello del turismo letterario, che in Irlanda offre ai visitatori la possibilità di unire il fascino di atmosfere incantate alla passione per la lettura, soprattutto quest’anno visto che nel 2025 si commemora il 125° anniversario della morte di Oscar Wilde, uno dei numerosi autori irlandesi che si contendono la scena dei più grandi scrittori di tutti i tempi. E tra i motivi per visitare l’Irlanda quest’anno ci saranno anche le iniziative dedicate a Wilde. Coinvolgeranno soprattutto Dublino, sua città natale, ma anche altre località come la nordirlandese Enniskillen, in cui lo scrittore studiò tra i 10 e i 17 anni, che ospiterà il festival In Our Dreams e altre iniziative. Approfondendo gli eventi e i luoghi dublinesi vale la pena mettere in agenda un bel po’ di cose.
Scoprire l’Irlanda attraverso i suoi autori significa vivere emozionanti esperienze, tra luoghi, musei, festival letterari e tour tematici. Ecco alcune idee per un viaggio all’insegna delle parole e della creatività:
Old Library Berkeley Library del Trinity College: dal fascino delle miniature medievali ai Millennials di Sally Rooney
Anche se è pressoché impossibile capire perché in un territorio relativamente piccolo come quello irlandese il legame con la parola scritta conti così tanti capolavori e autori straordinari (i premi Nobel sono 4) si può forse ipotizzare che la nascita della narrativa sull’isola di smeraldo sia fortemente connessa con i primi monaci cristiani che hanno creato storie magiche come quelle dei viaggi di St Brendan sull'Oceano Atlantico, o con gli scribi e miniatori che hanno collaborato a opere meravigliose come The Book of Kells, un prezioso manoscritto del IX secolo in mostra al Trinity College di Dublino.
E un viaggio tra i luoghi irlandesi legati ai libri non può non iniziare alla Old Library del Trinity College, chiudendo gli occhi, una volta varcata la soglia, e respirando l'odore carico di storia di oltre 200.000 libri antichi. Dal 1801, il college ha diritto per legge a una copia gratuita di ogni singolo libro pubblicato in Irlanda o nel Regno Unito e uno dei suoi tesori più preziosi è appunto The Book of Kells che da solo vale la visita. Pensando invece alle tracce letterarie della contemporaneità, un altro luogo da visitare, all’interno di quella città nella città che è il Trinity College, è la Berkeley Library, frequentata da Connell, uno dei protagonisti di “Persone Normali” di Sally Rooney. L'imponente struttura brutalista si trova in Fellows' Square ed è stata progettata da Paul Koralek di ABK Architects, poco più di 50 anni fa. Va vista perché è un pezzo straordinario di architettura contemporanea, anche se non privo di critiche, ma molti che ci studiano e lavorano ogni giorno la amano per il suo design distintivo e il suo particolare aspetto.
I luoghi di Joyce e il MoLI – Museum of Literature Ireland, con la prima copia dell’Ulisse in mostra
Pensando ai libri iconici che meritano un posto d’onore nella Giornata mondiale del libro non può mancare l’Ulisse di James Joyce, ambientato nell’arco di una sola giornata – 16 giugno 1904 - interamente a Dublino. Molti dei luoghi che appaiono tra le sue pagine sono ancora lì e sono quasi identici. Il viaggio joyciano può iniziare dalla Martello Tower di Sandycove, nella baia di Dublino, oggi sede del James Joyce Tower & Museum, dove si apre Ulisse con la celebre scena di Buck Mulligan. Proseguendo verso il centro, si incontra Westland Row, luogo di nascita dello scrittore. Non molto lontano, su Lincoln Place, sorge la Sweny’s Pharmacy, farmacia storica menzionata nel libro, con scaffali e flaconi originali ancora presenti, trasformata oggi in un piccolo centro culturale joyciano dove si tengono letture quotidiane delle sue opere.
Il percorso ne potrebbe inanellare molti altri indirizzi, ma, dovendo fare una scelta, non può mancare il pub Davy Byrne’s Pub su Duke Street, locale storico in cui il protagonista Bloom si ferma per gustare un panino al gorgonzola accompagnato da un bicchiere di vino, che è ancora nel menù. Così come non possono mancare, il James Joyce Centre, che raccoglie documenti, memorabilia e approfondimenti sulla vita dello scrittore, e il MoLI, il Museum of Literature Ireland, che con il suo acronimo rende anche omaggio a Molly Bloom, la protagonista femminile dell’Ulisse. Il museo è stato ricavato dall’edificio in cui si trovava l’ateneo in cui studiò Joyce, è un magnifico esempio di riqualificazione e ha un giardino segreto che è un piccolo gioiello di verde urbano, ma, soprattutto, custodisce un pezzo che fa andare in visibilio i feticisti della carta stampata: la prima copia ufficiale dell’Ulisse, che fa bella mostra di sé in una teca illuminata ad arte.
I luoghi del selvaggio ovest e la montagna di Yeats
Nella contea di Sligo, lungo la Wild Atlantic Way, c’è una delle montagne simbolo dell’isola d’Irlanda: è il Ben Bulben e, con la sua sommità piatta e regolare, come se fosse stato rimosso un pezzo, cattura la vista ed è un invito all’esplorazione. In primavera, quando è ammantata di fiori di lupino di un caldo color rosa che accendono il verde brillante delle sue pendici è di una bellezza commovente, ma non è da meno in inverno soprattutto quando è spruzzata da un sottile manto di neve. William Butler Yeats, vincitore del premio Nobel per la Letteratura nel 1923 e di cui quest’anno ricorrono i 160 anni dalla nascita, trascorse parte della sua infanzia a Sligo e molte delle sue opere sono state ispirate da questi territori che amò moltissimo, selvaggi e dolci al tempo stesso. E la cosiddetta Table Mountain lo stregò al punto da fargli scrivere la poesia Under Ben Bulben: gli ultimi versi della poesia fanno parte dell’epitaffio voluto dal poeta per la sua tomba nel cimitero di Drumcliff, anch’esso villaggio della contea di Sligo
A tutto fantasy: l’ispirazione dietro Narnia...
Sembra proprio che le montagne di Irlanda ispirino più di altre e scatenino il senso della fantasia di uno scrittore. Le Mourne Mountains, nella nordirlandese contea di Down, che spuntano dal paesaggio e che sembrano gettarsi nel Mare d'Irlanda, sono uno di questi luoghi. Ma perché sono così affascinanti? Un elemento emblematico è il Morne Wall, un lunghissimo muretto a secco, che le attraversa per metà segnandone la superficie come un lungo serpente: la varietà della flora e della fauna è sorprendente; alcuni dei suoi paesaggi hanno un’atmosfera lunare, accesa dai riflessi d’argento di scenografici laghetti e corsi d’acqua, e le cime di Slieve Donard e Slieve Binnian diventano magiche quando si colorano di bianco, spolverate da precoci nevicate. Non è un caso, quindi, che CS Lewis, nato nella vicina Belfast, abbia immaginato le Cronache di Narnia già da ragazzo quando le Mournes erano il suo parco giochi. E la sua descrizione rende perfettamente l’idea del perché lo abbiano ispirato: “Ho visto paesaggi [nelle Mourne Mountains] che, sotto una luce particolare, mi hanno fatto pensare che da un momento all'altro un gigante avrebbe potuto alzare la testa da dietro la collina”.
Il cuore rurale dell’Irlanda del Nord sulle tracce di Seamus Heaney
Seguire le tracce di un altro Nobel come Seamus Heaney (lo vinse nel 1995) significa immergersi nel cuore rurale dell’Irlanda del Nord, tra campi di torba, muretti a secco e silenzi pieni di memoria. Ripercorrere le sue tracce offre la possibilità di fare un viaggio di ispirazione letteraria intimo e raccolto, lontano dagli scenari urbani che sono caratteristici, per esempio, di Joyce o di Wilde di cui quest’anno ricorre, per altro, il 125° anniversario della morte, celebrato con festival ed eventi. Nato a Bellaghy, nella contea di Derry, Heaney trovò nei paesaggi della sua infanzia l’ispirazione per molte delle sue opere più celebri. A Bellaghy sorge oggi il Seamus Heaney HomePlace, centro culturale che custodisce manoscritti, registrazioni, oggetti personali e ospita eventi letterari. Vicino, la fattoria di Mossbawn, dove Heaney visse da bambino, rivive in poesie come Digging. La mappa legata al poeta è fitta e ramificata e luoghi suggestivi come Toomebridge, nella contea di Antrim, il Lough Neagh e le torbiere della zona compongono una geografia poetica fatta di dettagli concreti e simboli universali. Bellaghy è anche il luogo dove riposa il poeta, con un epitaffio semplice, tratto da una lettera alla moglie: “Walk on air against your better judgement”. Un invito delicato e potente ad abbracciare il coraggio e il potere dell’immaginazione. Elementi che sono forse la materia impalpabile di cui è fatta la letteratura e che la rendono imprescindibile nelle vite delle persone.
Che sia per un viaggio nel cuore letterario di Dublino, in riva all’Atlantico sulle tracce di Yeats o tra gli scenari rurali nordirlandesi per tour poetico sulle tracce di un altro Nobel come Heaney, l’isola d’Irlanda è il luogo giusto per chi ama i libri e la forza creativa senza tempo della parola scritta.